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Accademia Filarmonica
via Mameli 29, Casale Monferrato

I biglietti per il concerto di Francesco Manara sono esauriti.
Rimangono alcuni biglietti al costo ridotto di 5 € per l’accesso alla sala laterale che ha visibilità limitata (Sala Carlo Alberto) non acquistabili in prevendita, ma direttamente direttamente la sera del concerto.

 

giovedì 17 ottobre
ore 21.00

Francesco Manara

Italia

Violino

Tutti i colori del violino

Prima parte

J.S. Bach
Sonata n. 3 in Do maggiore BWV 1005

E. Ysaye
Sonata op. 27 n. 6 in Si maggiore

Seconda parte

N. Paganini
3 Capricci per violino solo dai 24 Capricci op. 1

J.S. Bach
Partita n. 2 in Re minore BWV 1004

Il 22 settembre 1836 Niccolò Paganini riceve il titolo di Socio Onorario dalla giovane Accademia Filarmonica di Casale Monferrato (era stata fondata appena nove anni prima, nel 1827).
Ecco perché la nuova Stagione della Filarmonica non poteva che cominciare con il concerto di un grande violinista: chi meglio di Francesco Manara?
Solista di fama internazionale, Primo Premio al Concorso Internazionale di Ginevra, si è esibito nelle sale più prestigiose del mondo e nel 1992 è scelto da Riccardo Muti come primo violino di spalla dell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano.
Per il concerto che inaugura Musica in Filarmonica suonerà un magnifico programma che condensa tutte le meraviglie (e tutte le difficoltà) del suo magico strumento.

Violinista di fama internazionale, Francesco Manara si è laureato nei più importanti Concorsi Internazionali (“Joachim” di Hannover, “Spohr” di Friburgo, ARD di Monaco, “Cajkovskij” di Mosca, “Paganini” di Genova); nel 1993 vince il Primo Premio al prestigioso Concorso Internazionale di Ginevra. Grazie a tali affermazioni inizia una brillante carriera solistica che lo ha visto esibirsi in sale come il Teatro alla Scala di Milano, la Carnegie Hall di New York, il Mozarteum di Salisburgo, la Sala Cajkovskij di Mosca e con oltre un centinaio di orchestre tra cui l’Orchestra della Suisse Romande, i Bayerischer Rundfunk, i Wiener Kammerorchester, la Tokyo Symphony, la Sinfonica Nazionale della RAI e, in più occasioni, la Filarmonica della Scala. Nel 1998 ha debuttato al Lincoln Center di New York con il Concerto op. 61 di Beethoven e nel 2011 è stato invitato dalla Royal Philarmonic Orchestra per suonare a Londra il Concerto di Cajkovskij.
Nel 1992 è scelto da Riccardo Muti come primo violino solista dell’Orchestra del Teatro alla Scala, ruolo nel quale è stato invitato a suonare anche con l’Accademia di Santa Cecilia, la Bayerischer Staatsoper di Monaco di Baviera e la Royal Concertgebouw Orchestra di Amsterdam, collaborando così con celebri direttori tra cui Abbado, Barenboim, Bruggen, Chailly, Dudamel, Giulini, Harding, Maazel, Masur, Metha, Ozawa, Pappano, Prêtre, Rostropovich, Sawallish, Sinopoli e Temirkanov. 
Il suo repertorio, che spazia da Bach ai contemporanei, comprende anche i 24 Capricci di Paganini, eseguiti integralmente più volte, e tutte le Sonate e Partite di Bach.
Intensa l’attività discografica dove spicca l’incisione con la Filarmonica della Scala diretta da Riccardo Muti nella Sinfonia Concertante di Mozart con il violista Danilo Rossi (Sony) e quella con i Cameristi della Scala delle Otto Stagioni di Vivaldi e Piazzolla (Musicom). Con questo gruppo, nel 2007 si è esibito in Piazza del Duomo a Milano davanti a un pubblico di oltre 10.000 persone; il concerto ha avuto un tale successo che è stato ripetuto al Festival di Ravello, a Parigi, al Teatro dell’Opera di Varsavia, in Spagna, Svezia, Norvegia, Danimarca, Lituania, Lettonia e a Mosca, nella prestigiosa Sala Cajkovskij.
Francesco Manara è il fondatore del “Trio Johannes” e primo violino del “Quartetto d’Archi della Scala”, formazioni con le quali si esibito in tutto il mondo realizzando registrazioni per Decca, Naxos, Fonè e Amadeus.
La famosa rivista “The Strad”, che lo ha più volte recensito, lo ha definito “un artista di notevole sincerità e profondità, pronto ad affrontare i più importanti palcoscenici del mondo”.
Francesco Manara si è diplomato al Conservatorio “G. Verdi” di Torino sotto la guida di Massimo Marin con il massimo dei voti, lode e menzione d’onore. In seguito, grazie ad una borsa di studio conferitagli dalla “De Sono”, si è perfezionato con G. Prencipe, F. Gulli, R. Ricci, S. Gheorghiu e, ad Amsterdam, con H. Krebbers.
In formazione di duo violino e pianoforte ha studiato con F. Gulli, E. Cavallo, P. Amoyal, A. Weissenberg e si è diplomato presso la Scuola Superiore di Musica da Camera del Trio di Trieste, anche in formazione di trio.
È docente di violino presso l’Accademia Internazionale Superiore di Musica “L. Perosi” di Biella e presso l’Accademia della Scala e giurato di prestigiosi Concorsi Internazionali come il “Romanini” di Brescia, il “Premio Paganini” di Genova e il Concorso “Joachim” di Hannover.
Suona un violino Amati del 1665.

Biglietti

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