Accademia Filarmonica
via Mameli 29, Casale Monferrato

Biglietto intero € 7,00
Biglietto under 26 € 5,00
Abbonamento a tutti i 7 concerti € 40,00   

venerdì 15 novembre
ore 21.00

Roberto Plano

Italia

Pianoforte

In viaggio tra i due Mondi

Prima parte

F. Schubert
Allegretto in Do minore D. 915
Kupelwieser Waltz D. Anh. 1/14 trascritto da Richard Strauss
Tre Klavierstücke D. 946

Seconda parte

F. Mompou
Impresiones Intimas

M. M. Ponce Cuellar
Intermezzo n. 1

A. Ginastera
Suite de danzas criollas op. 15

Uno dei più affermati pianisti italiani – vincitore nel 2001 del Cleveland International Piano Competition, definito dal critico musicale americano Paul Harvey “L’erede di Rubinstein e Horowitz” e lodato dal New York Times per la “maturità artistica che va ben oltre la sua età anagrafica” – affronta un programma che sintetizza mirabilmente il suo percorso professionale e umano, in bilico tra il vecchio continente e il nuovo mondo.
Un viaggio affascinante che parte dall’universo schubertiano, poetico e introspettivo, continua con le meravigliose atmosfere del compositore catalano Federico Mompou per approdare alla musica del Centro e Sud America e concludersi con le travolgenti Danzas criollas di Alberto Ginastera.

Vincitore del Cleveland International Piano Competition e premiato ai Concorsi Van Cliburn, Honens, Geza Anda, Dublino, Valencia e Sendai, Roberto Plano ha intrapreso una carriera internazionale che lo ha portato ad esibirsi in sale quali Lincoln Center e Steinway Hall (New York), Herkulessaal e Gasteig (Monaco di Baviera), Wigmore Hall e St. John’s Smith Square (Londra), Salle Cortot (Parigi), National Concert Hall (Dublino), Sala Verdi, Teatro Dal Verme e Auditorium di Milano, Teatro Manzoni (Bologna), Parco della Musica (Roma), per prestigiosi festival quali, tra gli altri, il Festival Michelangeli di Brescia e Bergamo, il Festival Chopin di Duszniki (Polonia), Ravinia Festival, Gilmore International Keyboard Festival, Portland International Piano Festival (USA), Stellenbosch Piano Symposium (Sudafrica) e il Bologna Festival-Grandi Interpreti.
Ha suonato come solista con prestigiose orchestre tra cui Houston Symphony, Archi dei Berliner Philharmoniker, Kremerata Baltica, RTE National Symphony Orchestra, Konzertverein Orchestra, Festival Strings Luzern e Orchestra Sinfonica Verdi, sotto la direzione di artisti quali Sir Neville Marriner, Pinchas Zuckerman, James Conlon, Miguel Harth-Bedoya, Gianluigi Gelmetti e Donato Renzetti.
Nel luglio 2013, nel febbraio 2015 e nell’ottobre 2023 il mensile Amadeus gli ha dedicato la copertina allegando un CD in cui interpreta rispettivamente le Sonate op. 1 di Luchesi in prima registrazione mondiale, un’antologia di musiche di Scriabin e di Schubert. Ha inciso per Sipario, Azica, Arktos, Concerto, Suonare Festival e Brilliant Classics ed è di recente pubblicazione il suo disco di debutto per Decca con l’incisione integrale delle Harmonies Poetiques et Religieuses di Liszt, opera che mancava nel catalogo della grande casa discografica inglese da più di 50 anni.
Ha collaborato con celebri quartetti d’archi (Cremona, Takacs, Fine Arts, St. Petersburg, Vogler, Henschel, Jupiter) e con solisti quali Enrico Bronzi, Ilya Grubert, Francesco Manara, Alessandro Travaglini, Gabriele Cassone, Giovanni Scaglione, Paola Del Negro (con cui suona in duo pianistico da diversi anni) e il pianista jazz Paolo Paliaga, con il quale ha inciso un disco – Inspiration – dedicato alla fusione tra musica classica e jazz.
Ha tenuto masterclass nelle maggiori università americane, in Giappone, a Taiwan e a Singapore. Per i suoi meriti artistici è stato invitato dal Senatore Thad Cochran presso lo U.S. Capitol a Washington e nominato Socio Onorario dal Lions Club Varese Prealpi, che già gli aveva assegnato il Premio Lumen Claro.
È stato definito dal Chronicle il “Pavarotti del pianoforte” per il suo lirismo, definito l’erede di Rubinstein e Horowitz dal commentatore radiofonico di Chicago P. Harvey e indicato come uno tra i più grandi interpreti di Scriabin dal critico americano John Bell Young. Il New York Times ha scritto di lui: “Questo pianista italiano ha mostrato una maturità artistica che va ben oltre la sua età anagrafica; una meravigliosa purezza e una padronanza delle suggestioni più profonde hanno caratterizzato le sue interpretazioni. Plano ha dato dimostrazione di virtuosismo levigato a livelli di competizione tanto quanto di profondità musicale”.
Nel 2016 è diventato il primo pianista italiano chiamato a ricoprire il ruolo di titolare di una cattedra di Pianoforte alla Boston University ed è stato insignito, anche in questo caso primo musicista italiano, dell’American Prize. Nel 2018 ha ottenuto la cattedra di pianoforte presso una delle facoltà di musica universitarie più prestigiose al mondo, l’Indiana University Jacobs School of Music. Dal 2023 è docente di pianoforte presso il Conservatorio della Svizzera Italiana di Lugano. In Italia tiene un Corso di Perfezionamento presso l’Accademia di Musica di Pinerolo.

Biglietti

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